19 aprile 2011
di slctiscali
Ieri, lunedì 18 aprile, le Segreterie territoriali e le RSU hanno incontrato l’azienda per tentare di esperire le procedure di raffreddamento aperte nei giorni scorsi dalle organizzazioni sindacali (OO.SS.).
Il primo dei punti elencati nella lettera che ha aperto le procedure di raffreddamento era l’inconsistenza delle relazioni tra sindacato e azienda in questo periodo.
L’azienda ha risposto che ha sempre convocato il sindacato per fornire “un’informativa” ogni qualvolta ha effettuato qualche spostamento, ma le Segreterie e le RSU hanno più volte fatto presente, anche durante l’incontro con l’amministratore delegato, che la somma dei singoli spostamenti è una riorganizzazione e, come tale, ci si aspetta che segua un piano preciso e un progetto ben definito, che deve essere spiegato e concordato con le RSU, in modo da poter valutare, sia con gli occhi dell’azienda che con quelli dei rappresentanti dei lavoratori, l’adeguatezza delle nuove mansioni, l’eventuale cambio di orari, la definizione dei percorsi formativi, ecc.
Sia chiaro che questo non è un “capriccio” delle OO.SS , ma è definito nel Contratto Nazionale, che anche Tiscali ha sottoscritto.
In realtà non siamo poi così stupiti che l’azienda venga meno ad un accordo da lei stessa firmato. Né è esempio quanto accaduto circa il PDR 2010, per cui non si è giunti ad una soluzione condivisa. L’accordo firmato il 28 luglio scorso, recita così: “entro dieci giorni dalla pubblicazione dei dati relativi al terzo trimestre 2010 Azienda, Organizzazioni Sindacali e RSU si incontreranno per valutare dettagliatamente l’andamento dei parametri che costituiscono oggetto del Premio di Risultato 2010“. Dire nel corso di un incontro su una procedura di raffreddamento che non c’è “trippa per gatti” si discosta molto dalla nostra idea di “valutare dettagliatamente”. Nell’incontro di ieri si è ripetuto che non verrà erogato un PDR 2010 perché il risultato non è stato raggiunto, ma che si è disponibili già da ora a discutere sui parametri per il PDR 2011 …
Ci sembra quasi inutile sottolineare che la l’efficacia del premio, completamente strutturato su indici di fatturato e produttività, venga vanificato nel momento in cui qualcuno decide di cessare 40 mila clienti silenti nel 4° trimestre del 2010 e che l’accordo rischia di diventare veramente “carta straccia” perché vengono a mancare quei punti cardine (clienti rispetto all’obiettivo di fatturato e all’obiettivo produttività) che la stessa azienda aveva in prima battuta scelto di porre al centro della misurazione delle performance dell’azienda.
Per quanto concerne i livelli 5S, terzo punto della sopracitata lettera, l’azienda si è dichiarata disponibile ad una “valutazione congiunta”, specificando che secondo il suo punto di vista potrà riguardare qualche unità produttiva. Peccato che negli ultimi mesi il concetto di “valutazione congiunta” sia stato più vicino al concetto di decisione unilaterale e che secondo noi dovranno passare al 5S tutti i lavoratori che ne avranno diritto: non sappiamo se saranno 100 o 1 solo, ma dovremo essere in grado di valutare tutti i casi.
Anche se non espressamente all’ordine del giorno, si è accennato anche all’assorbimento dei superminimi, odiosa consuetudine che interessa molti. La risposta è stata che, nonostante una recente sentenza e altre cause attualmente in corso a livello nazionale, l’intenzione è quella di lasciare in piedi l’attuale gestione, ovvero l’assorbimento dal 6° livello in su della quota retributiva stabilita dal CCNL . Per noi che andiamo a trattare e proporre gli aumenti previsti dal CCNL in adeguamento al costo della vita, è inaccettabile.
Oltre agli specifici punti e all’esito della loro trattazione, ci ha colpito l’atteggiamento, specie iniziale, nell’affrontare il tavolo di discussione, che è parso più volto ad uno scontro che a trovare un punto di incontro, continuando nello sminuire il ruolo delle rappresentanze sindacali e nel mantenere l’ormai consueto atteggiamento unilaterale, ovvero perseguendo negli atteggiamenti oggetto del contendere.
In considerazione di tutto ciò, congiuntamente, abbiamo deciso di chiudere con esito negativo il primo incontro e avviarci unitariamente verso il prossimo tentativo che prevede la 146/90 cioè la procedura di conciliazione, ritenendo che sarebbe opportuno un maggiore sforzo di comunicazione e dialogo da parte dell’azienda verso i lavoratori, che il Sindacato rappresenta, a maggior ragione nel momento in cui questi manifestano un così forte e sempre crescente senso di incertezza e disagio.
Le RSU Tiscali Italia
Cagliari – 19/04/2011
Verbale Incontro 18 Aprile 2011 (.pdf)
39.218056
9.085278